Il karate viene introdotto nella nostra comunità oltre quarant’anni fa. L’idea nasce da un giovane maestro (Emanuele Marcon) e da un altrettanto giovane assessore allo sport (Tullio Bessegato) che parlandone con l’allora Sindaco (Dino Brunello) ne concretizzarono il pensiero dando inizio così all’era del karate a Quinto. Al club si diede il nome di Ren-Bu-Kan (la casa del guerriero) Karate Quinto, dopo gli inizi passati in sordina e con pochi appassionati, nei primi anni Novanta il gruppo inizia a raccogliere le prime soddisfazioni nell’ambito sportivo portando i ragazzi a partecipare ad alcune competizioni regionali. Nel 2006 avviene la fusione con il club di karate di Paese, e visto che i due comuni confinano tra loro nasce l’idea di chiamare la nuova entità Associazione Sportiva Dilettantistica AREA KARATE, proprio per indicare la zona dove si pratica il karate. Molte sono state le collaborazioni con i gruppi, le associazioni ed enti che operano nella nostra zona, voglio ricordare “la Realtà”, la Protezione Civile, il gruppo Botteghe di Quinto, il gruppo Giovani di S. Cristina, la Polizia Locale di Paese, il Comune di Quinto, il Comune di Paese, la Scuola media di Paese, l’Istituto Comprensivo di Quinto e tanti altri ancora. Lavorare assieme a tutti per far conoscere a più persone possibile come opera e si muove nella comunità la nostra associazione è diventato uno dei punti cardine del programma di sviluppo del karate nel nostro territorio. Il karate non si ferma solo all’esecuzione della tecnica, ma è attraverso di essa che si sviluppa tutto il concetto di quella che è la VIA. Attraverso l’allenamento si capisce cosa significa perseverare per raggiungere un obbiettivo, rispettare sé stessi il compagno di pratica o un avversario, cercare l’autocontrollo in ogni momento della nostra vita, essere sinceri con sé stessi e con gli altri, adattarsi a ogni situazione cercando di non farsi trascinare in situazioni pericolose. Il karate è per tutti e si pratica per tutta la vita, questo è il concetto di base.